giovedì, giugno 07, 2007

The Webby Awards

Ciao tutti!

Lo so, lo so... non scrivevo gia' da tantissimo tempo ma... devo dire sinceramente che... che dopo neanche un anno in Polonia non ricordo italiano molto bene :(
Ma volio provare scrivere un pocchino perche ho trovato un po di cose interesanti :)

2 giorni fa' - 5/06/2007 - Internetional Academy of Digital Arts and Science (IADAS) ha consegnato i premi per i creatori internautici. Non vi posso presentare tutti i vincitori (tutti informazioni importanti sono sul sito ufficiale - The Webby Awards)

Qua soltanto uno... il mio favorito, assolutamente favoloso!

Kivi

sabato, dicembre 30, 2006

Il gioco del libro vicino...

Ciao tutti!!!
Lo so che non scrivevo gia da taaaaaanto tempo ma... :) per finire questo anno e gradzie di Camillo che mi ha invitanto nel un gioco, sono in obligo di seguire le regole e scrivere cosi:

1) Prendere il libro più vicino...
Potete credermi o no ma il libro piu vicino e':
La divin'a cumedia an varsleis - da l' uriginal ad Dante, traduia cun ugual numar ad tersin'i da G. Guaita.
Che mi hanno regalato Camillo e Betty quando tornavo in Polonia, per imparare dialetto vercellese!!!

2) Sfogliare sino a pagina 123.Contare le prime 5 frasi della pagina.Riportare nel blog le 3 frasi seguenti...
(e' un po complicato ci sono le due colonne in dialetto e in italiano mi pare che meglio se scrivero tutte le due:)
Dialetto:
Quand che iù stat feri ‘d dui culp murtai,
panti sincerament di me pecà
iù rivulgimi a Cul che tüt pardon’a.

Mi i su che uribil ieru i me pecà,
Ma ‘l cör dal nos Signùr l’è tantu grand
Che a cui che i ven’u a Lü la zlarga i bras.

E se a Cuzensa ‘l vënscu che adòs a mi
L’ava ‘l Clemente papa zguinsaglià,
Capi l’avéisa che völ di ‘clement’

Ancù i sariu i os dal corp che Java
An cò dal pont davzin’a Benevent
Suta la guardia dal muntòn ad peri.

italiano:
Poscia ch’io ebbi rotta la persona
Di due punte mortali, io mi rendez,
Piangendo, a qui che volontier perdona.

Orribil furon li peccatti miei;
Ma la bontà infinita ha si gran bracia,
Che prende cio’ che si rivolge a lei.

Se ‘l pastor di Coscenza, che a la caccia
Di me fu messo per Clemente allora,
Avesse in Dio ben letta questa faccia,

L’ossa del corpo mio serieno ancora
In co del ponte presso a Benevento,
Sotto la guardia de la grave mora.

Adesso invito (e anche per me sono soltanto due ma non tre...) amici a fare la stessa cosa...
Rokko e Staszek - cosi il goco passera' anche in Polonia :)

Buon Capodanno per tutti !!!

martedì, novembre 28, 2006

Kolya - Kolja - Kola

Vorei presentarvi il piccolo ragazzino, il personagio principale di uno die film di Jan Sverak (quarto per essere preciso), vincitore di Oscar nel 1996... bello... pieno di colori... di emozioni... della storia grande nelle vite piccole...
Siamo infatti a Praga nel 1988, prima della Rivoluzione di Velluto, del crollo del Muro e della caduta del comunismo. Louka è il violinista dell'orchestra (sic) che si fa tutti i funerali dei crematori della città. suo tempo è stato considerato un virtuoso, prima che qualche ridicola, grottesca divergenza con un burocrate lo costringesse alla stringente prosaicità del momento. Scapolo incallito e finanziariamente in panne, don giovanni scanzonato refrattario ad ogni legame, dietro proposta di un amico becchino si convince a sposare, solo formalmente, senza nessun obbligo reale, una giovane russa - e lui non ha nessuna simpatia per i russi - bisognosa di documenti cechi, ricevendone in cambio soldi sufficienti per comprarsi una Trabant - quel che si dice un simbolo. Quando la donna, fuggita sorprendentemente dall'amante in Germania grazie ai nuovi documenti, gli lascia Kolya, il figlioletto spaesato di neanche dieci anni che parla solo russo e che rappresenta un legame di cui avverte la forte responsabilità, il nostro è sulle prime a dir poco sconcertato. E come se non bastasse, la polizia si mette sulle sue tracce per indagare sulla legalità del suo matrimonio di interessi. Ma su tutto, per fortuna, incombe il 1989 e la liberazione della Storia




martedì, novembre 21, 2006

Andreas Vollenweider...

... l' arpa, la musica etnica, il jazz...


e pena uscito il suo nuovo album Midnight Clear...
se non lo conoscete ancora tanti informazioni e anche la musica per acoltare (free) potete trovare sul suo sito ufficiale beh in inglese, ma si capisce :)

lunedì, novembre 20, 2006

lo so che non scrivevo da tanto tempo ma... cosa ci posso fare mi manca... il tempo. Beh sono tornata e, come sempre volevo racomandarvi... un film... una scuola dell' arte...

Art School Confidential...



la nuova commedia nera di Terry Zwigoff (vincitore al Sundance con il documentario Crumb) scritta dal fumettista underground Daniel Clowes con cui il regista aveva già collaborato per Ghost World. Da Crumb in poi, Zwigoff è spesso tornato a esplorare l’inafferabilità, le contraddizioni e i compromessi del fare arte. Le probabilità e il senso del successo o del fallimento. Tratto da un fumetto breve di Clowes, e prodotto da John Malcovich (già dietro a Ghost Wolrd) Art School Confidential è ambientato in un una scuola d’arte newyorkese (nella realtà il Pratt Insitute, dove Cloves ha studiato) e funziona come l’altra faccia di Fame. Lo Strathmore Institute, dove Jerome Platz (Max Minghella) si iscrive per diventare il maggior artista vivente, e perdere la verginità, è infatti una trappola infernale, di cliché da finti artisti (sicuramente Zwigoff ha visto il cormaniano Buquet of Blood), di professori invidiosi e arrampicatori, e di poseurs in generale.

L’atmosfera malsana del campus è stregata anche da una serie di irrisolvibili omicidi. Tra gli aspiranti artisti della sua classe Jerome è il migliore, ma nel mondo contorto, ingiusto, sfigato - e molto realistico - di Zwigoff, i nerds non conquistano mai il successo e la bella della storia (Sophia Myles, nella parte della figlia dell’artista Donald Baugarten). A meno che non barino anche loro...


domenica, novembre 05, 2006

Viaggio d’amore in Transilvania...


Quello di Tony Gatlif continua ad essere un cinema della erranza, del nomadismo. Transylvania, film di chiusura della 59° edizione del festival di Cannes presentato fuori concorso, e' la vicenda di uno spostamento verso un altro luogo, quello di Zingarina che parte assieme alla sua amica Marie in Transilvania per andare alla ricerca dell’uomo che ama. Lo rivede alla grande festa di Erode, una cerimonia pagana. Ma e' in quel momento che capisce di essere sola. Dopo essersi separata da Marie, si sposta senza meta assieme a un altro uomo, Tchangalo, anche lui solo, senza casa.

Nelle intenzioni di Gatlif c’e' quello di un film che, come in gran parte del suo cinema, abbatta le frontiere geografiche e le distanze tra i personaggi. L’inizio, con l’arrivo di Zingarina e Marie in Transilvania, mette in contatto le protagoniste a contatto con il vuoto; le due donne si trovano infatti in uno spazio quasi western, isolato, dovve non sembra esserci anima viva. E Gatlif si muove attorno all’eliminazione di questo vuoto, di queste distanze ma cio' avviene con un film in cui la densita e' spesso sinonimo di pesantezza; il cineasta algerino ripropone infatti la sua visione orgiastica di suoni e colori, creando il ritmo con danze e musica come, per esempio nella festa pagana.

Ma alla fine questa frenesia appare come la riproduzione di certe sonoritŕ presenti in altri film come Vengo e non appare tanto lontana dall’atteggiamento di Kusturica che inserisce una musica che ha un ritmo crescente come per mascherare i gravi limiti di un film che non comunica, che non da mai l’impressione di poter trascinare in spazi lontani. Gatlif crea inoltre la musicalita in Transylvania utilizzando linguaggio diversi per prenderne piu' il suono del significato dei dialoghi. Asia Argento, infatti, parla tre lingue diverse: francese, inglese, italiano. Ma, anche da questo punto di vista, la situazione gli sfugge di mano nel momento in cui l’incontrollabile attrice, nei panni di Zingarina, si mette a cantare “Avanti popolo” mentre va in bicicletta. A quel punto Transylvania e' davvero vicino al baratro.

mercoledì, novembre 01, 2006

Un giorno della memoria...

Oggi, almeno nel mio paese e' un giorno della memoria, anch' io vorei accendere le candele per tutti quelli che nel questo anno hanno finito il suo viaggio, per tutti quelli che gia sanno le risposte...

['] Syd Barrett - cantante e fondatore dei Pink Floyd
[']
Hanka Bielicka - l' atrice polacca - assolutamente favolosa
[']Augustyn Bloch - compositore polacco
[']
Maynard Ferguson - musicista jazz
[']
Pietro Garinei - autore teatrale
['] Kazimierz Górski - allenatore di calcio polacco

['] Marek Grechuta - cantautore e poeta polacco

['] Steve Irwin - naturalista ed autore australiano di documentari
['] Coretta Scott King - vedova di Martin Luter King
['] Bruno Lauzi - cantautore, scrittore, cabarettista e poeta italiano
['] Stanisław Lem - scrittore polacco di SF
['] Gyorgy Lugeti - compositore ungherese
['] Naguib Mahfouz - poeta arabo
['] Vico Magistretti - architetto e designer milanese
['] Nicola Matteucci - filosofo e politologo italiano
['] Jacek Matysik - un amico
['] Anna Moffo - cantante lirica italiana
['] Romano Mussolini - jazzista e... figlio di Benito Mussolini
['] Anna Politkovskaja - giornalista russa oppositrice di Putin e della guerra in Cecenia
['] Mimmo Rotella - il pittore italiano
['] Ferdinando Tacconi - l' autore dei fumetti
['] Jan Twardowski - un prete e poeta o magari un poeta e un prete
['] Lucjan Wolanowski - scrittore e giornalista polacco